Torna, al Chiostro di San
Domenico, il tradizionale evento culturale organizzato dal Comune di Fondi, in
collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio che ha un rapporto ormai
pluridecennale con la Città e con il suo Mercato ortofrutticolo.
Quest’anno la serata, che si
terrà lunedì 25 agosto con inizio alle ore 20:00, sarà incentrata sulle
tematiche contenute nel libro “Oltre il Male”, scritto a quattro mani da Andrea
Riccardi ed Edith Bruck: l’olocausto, la guerra, ma anche i conflitti attuali e
la lotta contro l’indifferenza e l’oblio.
Un evento, quindi, per riflettere
e far riflettere che vedrà gli autori dialogare con il vicepremier e ministro
degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, con la
storica Anna Foa e con il giornalista e professore universitario Marco
Impagliazzo.
L’evento, promosso dal Comune di
Fondi e dal Mof nell’ambito del cartellone “Estatissima 2025”, gode del
patrocinio del Parco naturale regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi.
«Le riflessioni che scaturiscono ogni anno da questa serata – commenta il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto – riecheggiano a lungo in chi sa ascoltare con il cuore e con la mente. L’evento, com’è nello spirito della Comunità di Sant’Egidio, va oltre l’attualità e la cultura, abbracciando temi esistenziali in grado di toccare le vibrazioni più profonde dell’animo umano. Il Comune di Fondi e il Mof hanno un rapporto ormai pluridecennale con la Comunità di Sant’Egidio che siamo orgogliosi di tenere vivo ogni anno con questo appuntamento fortemente sentito da tutte le parti e con molte altre ricorrenze che si susseguono nel corso dell’anno. Insomma, un rapporto d’amicizia più unico che raro che vogliamo continuare ad alimentare con impegno e orgoglio».
«Per il MOF - dichiara il presidente Bernardino Quattrociocchi - la collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio rappresenta molto più di un semplice impegno sociale: è un valore che permea l’intera attività del mercato, consolidando un legame culturale e umano profondo. L’evento del 25 agosto, che promuove la memoria dell’olocausto e la lotta contro l’indifferenza, si inserisce in un percorso più ampio che vede MOF costantemente vicino alla Comunità attraverso iniziative culturali e di sensibilizzazione volte a coinvolgere cittadini, istituzioni e operatori del settore».
L’amministratore delegato del MOF Enzo Addessi sottolinea invece come «il contributo concreto del MOF alla Comunità di Sant’Egidio si traduce nell’impegno quotidiano dei nostri operatori, che donano regolarmente prodotti freschi destinati a sostenere chi vive situazioni di difficoltà. Questa dimensione solidale, che si sviluppa durante tutto l’anno, rende palpabile il valore del nostro mercato anche come motore di inclusione sociale. L’evento del 25 agosto assume quindi un ruolo simbolico, una tappa importante che rafforza l’amicizia e la collaborazione tra realtà impegnate per un bene comune».
Edith Bruck, poetessa e
scrittrice, è nata nel 1931 e, poco più che bambina, ha vissuto sulla propria
pelle l’orrore dei lager nazisti.
Andrea Riccardi appartiene alla
generazione del dopoguerra. Storico, le guerre le ha studiate e poi le ha
conosciute da mediatore per la pace.
Due modi diversi di testimoniare
cosa è il male, con una sensibilità rara, nella costante speranza in una
umanità migliore, e nella convinzione che anche nelle stagioni più cupe si
debbano e possano trovare delle luci.
Auschwitz, Dachau, Bergen-Belsen:
sono i nomi del male assoluto dei campi di concentramento che Edith Bruck ha
vissuto quando aveva appena 13 anni, deportata insieme alla famiglia dal
villaggio ungherese in cui era nata. Vittima innocente di uno dei capitoli più
bui dell’umanità, ha trascorso il resto della sua vita – con la sua parola, con
i suoi libri, con il suo impegno – nelle scuole a testimoniare, perché tutti
insieme potessimo dire ‘mai più’.
Mozambico, Libano, Siria: sono
alcuni degli scenari drammatici di cui Andrea Riccardi è stato testimone.
Fondatore della Comunità di Sant’Egidio, si è impegnato attivamente e in prima
persona perché si aprissero spiragli di pace in contesti difficilissimi. Perché
tutti insieme potessimo sperare ‘mai più’.
Edith Bruck e Andrea Riccardi vengono da mondi distanti, non appartengono alla stessa generazione, hanno radici culturali e religiose diverse. Entrambi però hanno conosciuto il male. A partire dal racconto delle loro esperienze, prendono avvio in queste pagine riflessioni lucidissime su cosa sia il male, su come possiamo affrontarlo e sulla necessità di non rassegnarci ad esso. Un appello oggi più che mai necessario.